CORSO DI MEDITAZIONE
L’uomo uno e trino: corpo, psiche e spirito in armonia
<<La prima cosa che condivido in un corso di meditazione è l’importanza di STARE coi piedi per terra.
Radicati alla terra, stabili e flessuosi come alberi, protesi verso l’alto.
Come diceva Thomas Merton, solo se siamo veramente umani siamo veramente spirituali.
La seconda è che il corpo che siamo è una mappa, un percorso datoci per divenire trasparenza della trascendenza. Questo corpo, il mio, è pietra di guado e non d’inciampo, è possibilità.
La terza è che il respiro è fondamentale per riconnetterci ad una natura autenticamente religiosa, scevra da pregiudizi: il respiro ci aiuta a tornare a casa, nel profondo di noi, lì dove abita Dio.
E questo si ricollega, nella mia storia personale, all’esperienza dei monaci esicasti che praticarono la meditazione modulata sul Nome di Dio, consapevoli dell’importanza del proprio esser-ci attraverso un corpo, una psiche, uno spirito.
Tutto il resto è propedeutica al Silenzio.
Ogni sessione è una preparazione alla meditazione silenziosa che ci apre, ci conduce e ci trova nel Luogo dell’Essere dove si supera l’ego, la dualità, si accoglie il paradosso e s’incontra il Sacro.
Ciò che condivido nei miei corsi è la passione per il Bello e per il Semplice, che spesso si incontra nei sentieri dell’inutile. Sì, perché, apparentemente, restare per mezz’ora, un’ora immobili e in silenzio è un atto senza senso, infruttuoso, inutile appunto.
In realtà chi medita sta cambiando il mondo.
Cominciando da sé>>.
Radicati alla terra, stabili e flessuosi come alberi, protesi verso l’alto.
Come diceva Thomas Merton, solo se siamo veramente umani siamo veramente spirituali.
La seconda è che il corpo che siamo è una mappa, un percorso datoci per divenire trasparenza della trascendenza. Questo corpo, il mio, è pietra di guado e non d’inciampo, è possibilità.
La terza è che il respiro è fondamentale per riconnetterci ad una natura autenticamente religiosa, scevra da pregiudizi: il respiro ci aiuta a tornare a casa, nel profondo di noi, lì dove abita Dio.
E questo si ricollega, nella mia storia personale, all’esperienza dei monaci esicasti che praticarono la meditazione modulata sul Nome di Dio, consapevoli dell’importanza del proprio esser-ci attraverso un corpo, una psiche, uno spirito.
Tutto il resto è propedeutica al Silenzio.
Ogni sessione è una preparazione alla meditazione silenziosa che ci apre, ci conduce e ci trova nel Luogo dell’Essere dove si supera l’ego, la dualità, si accoglie il paradosso e s’incontra il Sacro.
Ciò che condivido nei miei corsi è la passione per il Bello e per il Semplice, che spesso si incontra nei sentieri dell’inutile. Sì, perché, apparentemente, restare per mezz’ora, un’ora immobili e in silenzio è un atto senza senso, infruttuoso, inutile appunto.
In realtà chi medita sta cambiando il mondo.
Cominciando da sé>>.
FASE PREPARATORIA
‘Il corpo è la forma spazio-temporale dello spirito’.
(K. Rahner)
‘Ecco il ruolo del metodo: imparare ad aprire le porte a Colui che bussa’.
(M. Ballester, Figli del vento, Paoline)
Il corpo che sono
1. Tecniche di rilassamento corporeo
a. Cercando l’hara
b. Io respiro, io sono respirato
2. Molte membra, un corpo solo
a. Sentire il corpo che sono (consapevolezza corporea)
b. Amare il corpo che sono
c. Armonizzare il sopra e il sotto, ovvero l’Eros come freccia verso il compimento dell’essere
3. Simbolismo del corpo umano: noi siamo mappe
4. Dialogo con i miei organi
L’energia vitale che sono
1. Visualizzare l’energia vitale
a. Serie di visualizzazioni creative
b. Grounding
c. Lasciar fluire, fuori come dentro, ovvero la mia energia vitale nel grande flusso vitale divino
Il talento che sono
1. Attingere energia dall’autostima positiva (serie di visualizzazioni)
a. Io ho in me tutto ciò che serve per essere e agire al meglio
b. Io creo la mia realtà, ovvero la ginnastica del desiderio (desiderio, convinzione, aspettativa)
c. discernimento tra obiettivi strumentali (mezzi) e obiettivi finali (fini), ovvero la pace nel quotidiano
d. Diario delle cose belle
La mente nel cuore
1. L’attenzione spirituale, ‘sentire quel che si sente’
a. gradi di penetrazione dei pensieri negativi e auto limitanti
b. l’arte di purificare il cuore (mantra, la spina che scaccia un’altra spina)
c. restare nell’abbondanza del momento presente (ora e qui, ‘cosa mi manca?’)
INTRODUZIONE ALLA MEDITAZIONE
‘Ogni volta che l’uomo è capace di andare oltre l’orizzonte del suo ego esistenziale, ha la possibilità di risvegliarsi alla dimensione trascendentale che esiste nella sua profondità, nel suo Essere essenziale (…) il soprannaturale è la vera natura dell’uomo’.
(K. G. Durckheim, Il centro dell’essere, Edizioni Appunti di Viaggio)
Medit-ire
1. andare al centro dell’essere
a. rieducarsi all’ascolto interiore (serie di visualizzazioni creative)
b. i guardiani della soglia, ovvero sposare i propri mostri
c. il cuore centro dell’essere
2. meditazione stile Betania
a. andare oltre il sé, ‘raggianti di un’energia che viene da altrove, da quel profondo di noi che è più che noi stessi’ (A. De Souzenelle, Nel cuore del corpo la parola)
b. le porte del silenzio
c. stare nella Luce
Contempl-attivi
‘Verrà un’epoca in cui i monaci (coloro che aspirano all’unità con sé, con gli altri e con Dio ndr) giungeranno alla loro salvezza vivendo in mezzo alla gente’.
(Silvano del Monte Athos)
1. I gradi della contemplazione
a. Contemplazione naturale
b. Contemplazione delle cose invisibili
c. Contemplazione di giudizio
d. Contemplazione della Provvidenza
e. Mistica, ovvero Nulla come Tutto
2. Preghiera del cuore
a. dall’io sono io all’Io Sono
b. yoga cristiano, ovvero una tecnica spiritualizzante
L’ancòra delle parole e della Parola
‘Da una sola Parola tutto, e una sola Parola tutto grida. E questa Parola è il Principio che parla dentro di noi’.
(Imitazione di Cristo)
1. Il testo come contrappeso alla fluidità del pensiero
a. Respirare la p/Parola: il potere della risonanza
b. Tutto diviene p/Parola: vivere la p/Parola
c. Esperienze pratiche di lettura e meditazione