Stilla l’abbondanza
Quanta abbondanza è il sole, arancio fuoco, che si è levato da poco.
Quanta abbondanza il verde risvegliato dalla luce e i canti degli uccelli intorno.
Quanta abbondanza l’aroma del caffè e le tracce di lui in ogni angolo della casa.
Quanta abbondanza il respiro caldo, la quiete.
Quanta abbondanza l’acqua della doccia e le gambe che muovono passi decisi per una nuova giornata di lavoro.
Quanta abbondanza gli incontri, i visi, i colori, gli odori.
Quanta abbondanza le imprese compiute e le sconfitte accolte come passi evolutivi.
Quanta abbondanza ad ogni angolo di questo giorno, pronta a sorprenderci con voluttà.
‘Al Tuo passaggio stilla l’abbondanza’ (Salmo 64, 12).
L’abbondanza che gli occhi accesi dal divino, allenati alla bellezza, sanno riconoscere.
L’abbondanza che non è alla fine del percorso, nell’ammasso di cose da consumare, ma QUI e ORA, in questo frammento di eternità carico di tutti i giorni del mondo.
Quanta abbondanza nascosta in ogni cosa, per noi, solo per noi.
a Tuo piacimento.
e lo riempi sempre di nuova vita.
melodie eternamente nuove.
si smarrisce per la gioia
ed effonde parole indicibili.
Passano le età,
e Tu versi