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La meditazione è una pratica universale.
In qualsiasi cultura, religione, latitudine e longitudine di questo bellissimo mondo, la meditazione è praticata da millenni.
Ognuno ha le proprie specificità, ma c’è un nucleo comune che è il centro d’ogni pratica.
Io lo descrivo con le immagini e i simboli che sono propri della mia fede, quella cristiana.
C’è una pagina evangelica, in particolare, che disegna i tratti della meditazione: la tempesta sedata.
In piena tempesta i discepoli sono in mare, sulla loro barca.
Si affannano ed hanno paura del vento e dei marosi.
Tutti si calmano quando diventano consapevoli del fatto che la presenza del Cristo a bordo cambia le cose.
Ecco, meditare è questo, per me.
Essere alla presenza di Dio, che ha nomi diversi – quello specifico delle varie tradizioni religiose -, ma che non smette di essere Uno.
Il benessere psico-fisico, il rilassamento, la lucidità ecc. sono tutti reali effetti della tecnica meditativa, effetti collaterali benefici, ma non sono il centro. La tecnica non è il centro.
Il Centro è il ‘Di Più’.

Buon Giorno

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