ALLINEARSI AI PROPRI SOGNI

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ALLINEARSI AI PROPRI SOGNI

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Ci sono tanti programmi che ci permettono di allineare i nostri desideri con la voce interiore, con l’inconscio, così da ottenere davvero ciò che sognamo.
Alcuni sono fatti davvero bene.
Tuttavia, ciò che attualmente anche la scienza spiega, le religioni del mondo lo hanno da sempre insegnato, ovvero che c’è profonda connessione tra gli esseri viventi: che ciò che vivo nell’intimo è ‘gridato sui tetti’, ha risonanza con il mondo intero. Nel vivere una vita sana e santa io miglioro l’intero universo.
Ma noi abbiamo davvero coscienza di questo?
La nostra vita interiore ci allinea ai nostri desideri o ci sottrae a ciò che più profondamente sognamo?
Se accade questo è perché abbiamo ricevuto un’idea di Dio o di spiritualità completamente sballata.
Dio è il grande sostenitore della felicità, della gioia di vivere, della pienezza della vita.
Se pensiamo che se ne stia lì a contare i nostri ‘fioretti’ e le rinunce che abbiamo fatto nella vita, allora abbiamo sbagliato Dio!
Ciò che non ci permette di realizzare i nostri desideri sapete cos’è?
NOI STESSI.
La nostra mente ci pone pensieri auto-limitanti per cui al primo passo verso una mèta sentiamo la voce interiore che dice ‘non ce la farai mai!’ e non ce la facciamo. Perché per la mente è vero tutto ciò che le diciamo. Lo abbiamo detto tante volte: se mi continuo a dire che ‘faccio schifo, sono un perdente’, prima o poi divento quella realtà.

La meditazione è un modo per riprogrammare il nostro cervello e allinearlo ai nostri desideri.
Come? Scendendo dalla mente al cuore.
Districando la matassa dei pensieri negativi attraverso il mantra.
Una parola ripetuta costantemente entra, come un messaggio subliminale, nel nostro inconscio e ci fa ciò che siamo.
Se io ripeto gioia, questa parola risuona in me. Se io mi ripeto ‘sei fallito’ questa parola risuona in me.
Tutto ciò che muove le mie emozioni, poi, muove il mondo.
Ormai anche la scienza spiega queste stupende connessioni!
Gli antichi monaci del deserto, durante una calamità naturale o un evento spiacevole, si dicevano l’un l’altro ‘come abbiamo pregato male’?
Ecco, noi cambiamo il mondo intero cambiando noi stessi.
Se chiedo, certa di ottenere, ottengo.
Ma noi non crediamo più nei miracoli e quindi i miracoli non li vediamo.
Alcuni pensano che la meditazione sia un fatto anacronistico, non adatto ai tempi moderni.
Io penso che mai come oggi, con la consapevolezza attuale in tanti campi, la meditazione sia la strada d’oro per la felicità.
Non mi fido di ciò che bypassa lo stato di consapevolezza con tecniche che non presumono tale approccio.
Siamo grandi proprio perché consapevoli anche della nostra fragilità.

Perché la meditazione è una via verso la felicità?
Perché ci pone nel Qui ed Ora, l’unica realtà esistente, tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
E spalanca, nella grande compagnia di noi stessi, una nuova, inimaginabile apertura all’altro e a Dio.

Buon Giorno

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