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“La meditazione diventa così non un atto di rilassamento, come potrebbe essere un massaggio o una terapia corporea qualunque, ma una guarigione del cuore, che si UNIFICA, si apre, si spalanca e finalmente ammira tutta la bellezza, la novità costante, la creatività, la forza nella debolezza di ciò che siamo.
Quando ci Incontreremo veramente, nel caso non fosse già avvenuto, ci guarderemo allo specchio trovando nei nostri stessi occhi quelli di Dio e saremo capaci di vedere Dio negli altri e nella creazione tutta, senza tentennamenti.
Questa è la nostra vocazione sin dal grembo materno, vocazione che spesso dimentichiamo, ma a cui aneliamo con tutto noi stessi, sentendo i morsi di una fame di Oltre che non si placa se non nell’Amore, quello riconosciuto come Fonte dentro Sé, prima che nell’altro”.

(tratto dalla introduzione alla meditazione della SESSIONE STRAORDINARIA di oggi, 30 giugno)

Vi aspetto,

Marianna

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