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‘Ciò che è costante supera ciò che è passeggero’.

Questo assioma può essere attribuito a qualsiasi cosa.
Ma pensate un attimo se ‘ciò che è costante’ fosse il nostro atteggiamento negativo nei confronti di noi stessi, degli altri e perfino del divino.
Immaginate che intricata rete dovrebbe superare un pensiero ottimista, positivo, luminoso!
Farebbe una fatica enorme.
Ed ora pensate al contrario, ovvero che ‘ciò che è costante’ sia la nostra maniera vitale di stare al mondo, la nostra cordialità con noi stessi e con gli altri, la nostra apertura a Dio che è in tutte le cose.
Sì, potrebbero arrivare pensieri pesanti, negativi, di quelli che vogliono strattonarti in basso, ma il costante supererebbe il passeggero.

Felici non si nasce.
Si lavora, con fatica, alla densa terra del proprio io, fino ad arrivare in profondità.
Si superano le acque incerte dell’ego, con bracciate vigorose, per trovare l’equilibrio del sè e in esso Dio.
La felicità è la casa ritrovata di chi è GUARITO, ovvero è tornato UNO, nel corpo, nella mente, nello spirito.

Non stancatevi di lavorare alla vostra bella Terra!

Buon Giorno

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