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<<“Quando ti viene una nostalgia, non è mancanza, è presenza, è una visita, arrivano persone, paesi, da lontano e ti tengono un poco di compagnia”.
Allora don Rafaniè, le volte che mi viene il pensiero d’una mancanza la devo chiamare presenza?
“Giusto, così ad ogni mancanza dai il benvenuto, le fai un’accoglienza”>>.

(Erri De Luca, Montedidio, Feltrinelli)

Leggendo questo libro, ieri pomeriggio, ho condizionato di non poco i miei sogni notturni.
E così ho sognato di poter andare avanti e indietro nel tempo ed esercitarmi ad accogliere o meno ‘le nostalgiche presenze’.
Quando non ero accogliente la vita cambiava nel presente e non godevo più della gioia attuale.
Quando il cuore si lasciava attraversare dalla nostalgia, senza timore, lasciando entrare ed uscire una presenza, tutto, nel presente, tornava a splendere.
Ogni cosa era al suo posto.
Ecco un buon esercizio – ho pensato al risveglio! – per accogliere ogni evento delle nostre storie.
Senza ‘le nostalgiche presenze’ non saremmo oggi quel che siamo e dove siamo.
Tutto concorre al nostro vero bene.

OGGI non indurite i vostri cuori.
Lasciatevi attraversare!

Buon Giorno

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