La vita che ritorna: Imbolc – Candelora
🌗 Nella notte tra il 1 ° e il 2 febbraio, ricorre una delle feste più antiche dell'umanità, quella di IMBOLC.
☀️ Si tratta di una tradizione celtica che celebra la Luce nel suo ritorno sulla terra.
💚 Se ascolti, e hai il dono di vivere a contatto con la natura, è chiaro che
la Primavera sta tornando.
Piccole ombre di luce che mutano, suoni e colori che emergono, pur nel freddo delle giornate ancora invernali.
E' il Sole che torna a dare luce e calore.
Questo celebravano gli antichi celti, uno degli antichi popoli connessi con le leggi di Madre Terra.
💛 Come sempre è avvenuto per le festività cristiane, Imbolc - e i Lupercali romani, una festa fondamentalmente di purificazione per accogliere il nuovo - sono confluiti nella festa detta popolarmente della Candelora.
Conosciuta in Oriente anche come Hypapante, ovvero festa dell'Incontro.
Questa infatti si basa sul racconto evangelico di Lc 2, 22-39.
Dopo 40 giorni dalla nascita, tempo in cui, per la Legge mosaica la partoriente e il bambino dovevano restare in casa, la tradizione voleva che madre e figlio si presentassero al tempio per la purificazione.
Questo accadde per Maria e Gesù.
Lo straordinario irrompe in questo atto ordinario quando il bambino è riconosciuto dal profeta Simeone e dalla profetessa Anna.
Noto è lo splendido canto di Simeone:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
🫂 L'umanità incontra il divino, faccia a faccia, e di più!
L'umano e il divino s'incontrano nel corpo di un bambino, nella carne umana, tra le mura di un tempio!
E il tempio, luogo d'incontro, diviene la carne umana.
E' Luce.
Il gelido inverno della lontananza tra divino e umano, cede il passo alla nuova fioritura di un'alleanza d'amore che ora germoglia.
La vedi?
Questo passaggio è una celebrazione della Luce.
Inoltre, 'il nome febbraio deriva dal latino februarius, derivato di februus ‘purificante’, perché in tale mese si svolgevano riti di purificazione ed espiazione'.
(cit. Accademia della Crusca)
Febris era la dea celebrata in questi giorni:
la febbre che è morte di una parte e rinascita di un'altra.
Ad ogni latitudine, storica e geografica, tante tradizioni che convergono perché
'Uno dicono tutte le cose'
e la Natura è maestra di ognuno.
🌱 Per l'Ayurveda, ad esempio, la fine dell'inverno ha le stesse caratteristiche della primavera, una prevalenza degli elementi acqua e terra.
Abbiamo bisogno dunque di lasciare andare pesantezza e immobilità attraverso scelte di movimento, calore, leggerezza.
❄🌱 La freddezza e la staticità della terra comincia ad aprirsi ad una vita nuova che germoglia.
☀️ Il sole comincia ad asciugare leggermente l'umidità e lo farà, progressivamente, sempre più.
È tempo di purificazione.
Febbraio è uno spartiacque verso la grande Rinascita.
🌟 Un tempo di preparazione
alla gioia pasquale
che viene a dire: "C'è Vita sempre, dentro tutte le cose, addirittura dentro la morte".
Camminiamo
in ascolto
di tutte le voci
che possono ricondurci
al Verbo creativo.
E guardiamo la sapienza
della Natura,
nostra grande maestra.
Con amore,
Marianna
🙏🌱☀️
(in foto, la mia terra ieri)