Nuvole di biancospino: conoscere per difendere il popolo verde 💚

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Nuvole di biancospino: conoscere per difendere il popolo verde 💚

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Per le nostre Nozze, quasi 14 anni fa, volevamo una festa in un prato in stile medievale. 
Non ci è stato possibile allora e forse ne faremo una così festeggiando uno dei nostri Giorni di Nozze quotidiani 🤣
Per accontentarci un pó abbiamo dato ad ogni tavolo della sala che ci ha ospitati per i festeggiamenti il nome di un Albero, con la spiegazione (ovviamente!) della sua natura.
Le informazioni le abbiamo trovate in un testo meraviglioso che ci donò la nostra cara amica Maddalena (la prof strega del mio cuore che tanto ha fatto nell'avvio del Medit-ire ❤).
Oggi, in questa attesa di Primavera, mentre trovo una esplosione di Biancospino ovunque, vi offro alcune parole tratte da quel testo (Lo spirito degli alberi di Fred Hagenender) perché possiamo portare sempre più attenzione al popolo verde, fratelli e sorelle così preziosi per la nostra vita e la nostra evoluzione.

"Il biancospino ha un'antica fama di messaggero delle stagioni calde e gioca, infatti, un ruolo centrale nelle feste primaverili. I temi ad esso associati sono la fertilità, il matrimonio, la protezione e il fidanzamento. Nei miti e nelle leggende scozzesi, il cucù, altro messaggero della primavera e della liberazione dall'inverno, ha una speciale affinità con il biancospino. Nelle feste di inizio maggio e nei matrimoni, il biancospino era molto usato in diversi luoghi dell'Europa Occidentale, soprattutto per i suoi abbondanti fiori bianchi che venivano utilizzati per fare ghirlande, corone di fiori e altre
decorazioni, comprese quelle dell'Albero di Maggio.
I Romani mettevano ramoscelli di biancospino sopra le porte, per proteggere la casa dagli spiriti malvagi. In epoca cristiana, in Germania, Austria, Francia e Inghilterra e nei paesi Slavi, questo albero ricorreva in molte formule magiche contro il malocchio, le streghe, i vampiri o i fulmini. Il compito principale del biancospino, tuttavia, è quello di fare la guardia alle fonti e alle sorgenti. In Irlanda, ancora oggi, molti biancospini sono intoccabili; quasi tutte le fonti sacre sono protette da un biancospino. Molte di queste sono decorate con drappi colorati e il terreno attorno a esse è coperto di statuette, lumini e altri doni lasciati in cambio della "benedizione del biancospino". Secondo una leggenda locale, il biancospino di Glastonbury nacque bastone di Giuseppe d'Arimatea, che si dice avesse portato il Graal dalla Terra Santa in Inghilterra. Pare che il bastone mise radici e poi diventò una bella pianta di biancospino. La prova più antica del potere spirituale di quest'albero è una preghiera ittita scritta attorno al 1500 a.C.:
Tu sei il cespuglio di biancospino:
In primavera ti vesti di bianco,
Al tempo della raccolta sei vestito di rosso sangue.
Tu raccogli la lana della pecora che passa sotto di te,
Allo stesso modo, porta via da questo iniziato, Che cammina attraverso il cancello [della tua siepe],
Ogni male, impurità e collera degli dei.

Da allora il biancospino è stato associato alla Dea Bianca, l'archetipo delle divinità femminili legate alla primavera e alla fertilità, ed è stato dedicato a Cardea, la dea romana del parto, protettrice dei neonati. Nella mitologia greca Era, la consorte di Zeus, concepì Ares (il romano Marte) e la gemella Eris solo toccando un biancospino in fiore.
Il nome islandese dell'albero svefnthorn, 'spina dormiente', riflette un'altra tematica associata al biancospino. Odino uso una spina di biancospino per far cadere Brunilde in un sonno magico. In Bretagna, Viviana con un incantesimo fece rimanere addormentato Merlino sotto un biancospino fino al suo risveglio, in un'altra era. Nella favola della Bella Addormentata, la principessa, il cui nome originale tedesco era 'Dormröschen', Rosaspina, si punge con un fuso e deve dormire per cent'anni in un castello ricoperto di rose. (Il biancospino appartiene alla famiglia delle rosacee, e i fusi, come tanti altri piccoli utensili domestici, erano tradizionalmente ricavati dal legno di quest'albero).
Nel Mabinogion, il giovane Culhwych, nipote di re Artù, deve completare 39 (tre volte 13) prove quasi impossibili, stabilite dal terribile gigante Yspaddaden Pencawr, 'il Gigante Biancospino', per acquisire il diritto di sposare la sua bellissima figlia, Olwen 'Ragazza dalla Bianca Scia'. Questa storia riflette rituali candidati sposi o re. Poiché le prove l'antica tradizione di per prove comprendono il ritrovamento dei Tredici Tesori della Britannia, la storia riguardava forse in origine l'eroe Culhwych, che divenne Re sposando la Dea che risiedeva nell'Albero di Maggio.

È degno di nota il fatto che durante il sonno magico provocato dal biancospino, i dormienti non invecchiano. Merlino era fresco come una rosa al suo risveglio, e lo stesso vale per la Bella Addormentata. Similmente lo scozzese Thomas the Rhymer, attirato nei pressi di un magico biancospino dalla voce di un cucù, si mette a 'dormire' e durante la trance visita il mondo delle fate dove non invecchia (fatto comune per coloro che visitano il mondo delle fate nei racconti celtici). Il 'sonno, dunque,' è solamente un simbolo della protezione che il biancospino offre a coloro che viaggiano in altre dimensioni. Per comunicare con gli altri domini occorre che si stabiliscano condizioni armoniose ed equilibrate. Le attività umane nei santuari hanno perciò bisogno di 'essere protette' dalla moltitudine di influenze caotiche provenienti dal mondo ordinario. Nell'arte sacra, in particolare nei mandala, il centro, il sancta sanctorum, è spesso circondato da invalicabili ed enormi mura, o da un cerchio di fuoco. Nell'Europa preistorica, i santuari per le cerimonie di adorazione erano circondati da siepi di biancospino consacrato. (5)
Nell'immagine Mesopotamica della Dea nel Rovo (vedi fig. 27), la Dea non 'dorme', ma è protetta. Essendo un essere divino, non ha bisogno di andare in trance per essere presente contemporaneamente nel mondo materiale e in quello sottile.
Gli alchimisti e gli erboristi affermano che il biancospino è governato da Venere in Ariete', suggerendo una stretta intimità tra Venere e Marte (i pianeti che astrologicamente governano l'Ariete). Marte è palese nelle spine appuntite e nell'aspetto protettivo (il gigante Yspddaden del mito gallese). Venere, con tutta la sua arte, sensualità e bellezza si mostra nella cascata di fiori e nella benevolenza del biancospino, che gli Irlandesi apprezzano ancora. Fisicamente, questi due pianeti non possono entrare in più stretto contatto che nei fiori bisessuati. Anche se l'uomo, attraverso i secoli, sembra aver celebrato molto di più la bellezza primaverile di Venere, il significato ultimo di questa è l'unità, il matrimonio divino tra l'aspetto maschile e quello femminile dell'energia cosmica creativa.

Guardiano dei nostri spazi sacri,
Del matrimonio e della preghiera,
Guardiano dei nostri spazi buoni,
Degli orti, dei giardini e dei campi,
Soglia del mondo che c'è oltre,
Sei uno stagno che riflette le stelle.
Benedici le fonti, genera armonia,
Aiuta gli uomini e le donne
a danzare il ballo dell'esistenza".

Oggi a Casa Medit-ire
GUARISCI LA TUA VITA
ore 18.00
prevederà asana purificanti per prepararci alla Primavera e una lezione fondamentale sul mantra So Ham.

Grata 🌱🌸💚🙏

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