Il bacio del Drago
Ho trovato questa immagine sul web qualche giorno fa e la trovo meravigliosa.
Esprime in modo incredibile il lavoro che compio con me stessa da sempre e che ho l'onore di condividere con alcuni di Voi.
A questo servono i nostri percorsi, i nostri trattamenti, i nostri ritiri, i Cerchi e tutto, tutto quanto.
A baciare il Drago.
Ad invecchiare (se ne abbiamo l'immensa occasione) baciando il Drago.
Cosa sia il Drago non c'è bisogno che lo spieghi ad umani come me.
Ciascuno di noi ha i suoi mostri che spingono per uscire di notte e che, poi, finalmente lo fanno e sono avversari pieni di insegnamenti.
I Draghi più temibili della mia vita sono diventati i miei maestri.
Quanti i Draghi tanti i maestri!
Il dolore poi è un Drago potente.
Un maestro esigente.
A lui, con rispetto, bisogna chinare il capo e lasciarsi guidare a volte ad occhi chiusi.
Così è.
Una cara allieva, divenuta amica, qualche tempo fa mi ha detto: "All'inizio non capivo perché sulle tue labbra c'era sempre la parola gratitudine. Ora, meditando, lo comprendo".
Si può far spazio alla gratitudine sempre.
Anche nel dolore.
Anche quando il Drago sembra più forte.
Perché, come?
Noi non vediamo che una parte della realtà.
Per esempio, nel momento della morte di una persona amata, noi non vediamo che strazio, dolore, fine.
Ma non è così.
Dall'altra parte della realtà, quella invisibile che è attaccata al visibile - e i più non lo sanno -, sta succedendo qualcosa che va nella giusta direzione, che rimette a posto i cocci rotti e ne fa un kintsugi, una riparazione piena d'oro.
Mentre noi vediamo un cadavere, oltre il velo c'è un movimento irrefrenabile che non smette solo perché il corpo di dolore ha esaurito il suo tempo.
La Vita non smette mai.
E quando contempliamo il Vuoto fertile del Divino in noi, durante le ore di meditazione, ci alleniamo a questo, a credere che anche il Drago del dolore potrà essere infine
baciato.
La sua benedizione sarà un bacio
e una risata.
Grata
a tutti i miei Draghi.
Anche all'ultimo,
che ancora morde,
tra un bacio e l'altro.
💚🐲🙏
Marianna